La terza serata dell’Aquileia Film Festival, causa l’allerta meteo che non ha consentito lo svolgimento sulla piazza, è andata in onda in streaming dalla Domus e Palazzo episcopale, l’area archeologica adiacente piazza Capitolo, ed è stata seguita da 2200 spettatori provenienti da Italia, Usa, Irlanda, Canada, Francia, Lussemburgo, Belgio, Argentina, Svizzera e Finlandia.

Ospite della serata la direttrice del prestigioso museo nazionale del Bardo di Tunisi l’archeologa  Fatma Naït Yghil,  che ha lanciato l’idea di una mostra per esporre i tesori aquileiesi al museo del Bardo a Tunisi nel nome del grandioso passato legato alla romanità e dell’amicizia e fratellanza che collega Aquileia alla Tunisia. Nel 2015 Aquileia, nell’ambito del ciclo di mostre Archeologia Ferita, organizzato dalla Fondazione Aquileia, aveva infatti ospitato i reperti del Museo del Bardo, che pochi mesi prima aveva subito il sanguinoso attentato dell’ISIS.

La direttrice del Bardo, che ospita una meravigliosa collezione di mosaici romani e paleocristiani oltre a sculture, gioielli, monete dall’epoca punica all’epoca islamica, ha poi parlato delle prospettive future del museo che verrà riaperto prossimamente, le sale più colpite dall’attentato sono chiuse infatti da sei anni e verranno presentate al pubblico completamente rinnovate nell’allestimento in base alla precisa scelta di non mettere in risalto quella tragedia ma di guardare al futuro.

Venerdì 4 agosto alle 21 va in scena l’ultimo dei film in concorso I misteri della grotta Cosquer regia di Marie Thiry che ci porta a più di trentacinque metri sotto il mare, nel Parco Nazionale delle Calanques, dove si nasconde l’ingresso di uno dei più grandi capolavori dell’arte rupestre: la grotta Cosquer. Poco nota, in quanto accessibile solo ai subacquei, questa incredibile grotta custodisce dipinti di 27.000 anni. Oggi è però minacciata dall’innalzamento delle acque. Il film ripercorre l’incredibile storia di una delle grotte dipinte più importanti d’Europa.

A seguire la conversazione con Licia Colò, conduttrice di “Eden- un pianeta da salvare” e autrice televisiva, ha collaborato con diverse testate giornalistiche. Ama molto la natura e da sempre è impegnata nella difesa dei diritti degli animali e nella salvaguardia dell'ambiente.

In chiusura la premiazione del film più votato dal pubblico che riceverà il Premio Aquileia, un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli.

La serata potrà essere seguita interamente in streaming su www.fondazioneaquileia.it, anche in caso di maltempo e di annullamento della serata in piazza di cui verrà data eventuale comunicazione sul sito e sui canali social della Fondazione Aquileia.